Il manzo di Kobe (神戸ビーフ Kōbe Bīfu?) è il bovino la cui carne è una specialità gastronomica giapponese. 

Il manzo di Kobe è rinomato per il sapore, la tenerezza e la struttura grassa e ben marezzata. Può essere preparato alla griglia, su piastra (Teppanyaki), come componente del Sukiyaki e in molti altri modi. In Giappone viene anche chiamato carne di Kobe (神戸肉? Kobe niku), Kobe gyu (神戸牛?) o mucca di Kobe (神戸牛? Kobe ushi).

La leggenda vuole che l’alimento principale del manzo sia il grano, insieme alla birra, e che questo venga massaggiato con del sakè. 

Questa carne prende il nome da Kobe, capitale della prefettura di Hyogo, unico luogo al mondo dal quale l’autentica Kobe può provenire. Il manzo di Kobe è un marchio registrato che per essere chiamato tale deve rispettare le seguenti caratteristiche, le cosiddette “regole d’oro”:

  • appartenere alla razza bovina Tajima con manto nero
  • essere nato, macellato e venduto nella prefettura di Hyogo
  • essere una mucca vergine, un manzo o un bue
  • le femmine non devono mai aver partorito e i maschi devono essere castrati
  • avere un rapporto di marezzatura di sesto livello o superiore
  • avere un’età compresa tra 28 mesi e 60 mesi
  • avere un peso lordo di 470 chilogrammi o inferiore, ovvero il maschio da 260 kg fino a 470 kg; la femmina dai 230 kg ai 470.

Si tratta di una delle carni più venerate al mondo, poiché estremamente tenera e con una struttura grassa unica, in quanto ben marezzata. Per questo non è a disposizione di tutti in Europa, ma viene rilasciata in quantità ristrette solo a pochissime realtà, ristoranti o distributori, che abbiano una certificazione specifica. Per tutti questi motivi, c’è un controllo e una tracciabilità totale; ad esempio i vitelli vengono registrati individualmente con tutte le informazioni su nascita, sesso, razza, dati del produttore, metodo di ingrasso, DNA e il pedigree e come metodo di controllo igienico in azienda, il Giappone ha introdotto il sistema HACCP dell’azienda agricola.